ITALIA-USA: Una relazione da rinnovare (al di là di chi vince le elezioni)

NEWS AMCHAM
In questo agosto particolarmente rovente, che porterà alle elezioni del 25 settembre, sentiamo spesso parlare di lealtà atlantica. È difficile semplificare in poche righe una relazione - non solo diplomatica - tanto speciale, nata nel 1861 e basata su una profonda condivisione di valori e principi, oltre che sull'evidenza dei numeri, che per noi si traducono in commercio e investimenti e testimoniano concretamente l'importanza di un rapporto di fiducia che va al di là di tutto. Di fatti, gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato (dietro Germania e Francia) per l'export italiano, con un valore di 61 miliardi di dollari nel 2021, e un surplus commerciale di circa 40 miliardi. Stesso ottimismo per quanto riguarda gli investimenti diretti, con gli americani in Italia pari a $31,1 miliardi (+34,6% sul 2003) e italiani negli USA che hanno registrato una crescita sorprendente a partire dal 2008 e in tutto il periodo post-crisi, con un valore ad oggi pari a $31,6 miliardi (+355,5% sul 2003).
Numeri importanti, ulteriormente consolidati dalle circa 2.500 aziende a partecipazione americana presenti nel nostro Paese, che impiegano circa 340.000 lavoratori, a testimoniare l'importanza di una relazione economica che non ha, tuttavia, ancora espresso il suo pieno potenziale, se paragoniamo queste cifre a quelle dei principali competitor europei. Non solo fattori economici, perché sono ben 31.000 gli studenti americani che scelgono il nostro Paese come meta privilegiata per i propri percorsi accademici, favoriti da oltre 150 tra college e università dislocati in tutta la Penisola, e 15.400 i cittadini americani che vivono in Italia (+2,9% rispetto al 2019), con Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto come mete più gettonate. D'altronde, siamo al terzo posto come destinazione preferita dai turisti a stelle e strisce, che nel 2019 sono stati oltre 4,4 milioni (+7% rispetto al 2018). Un ‘traffico transatlantico' favorito anche dalle quasi 11.000 le persone che ogni giorno hanno volato direttamente tra l'Italia e gli Stati Uniti (3,93 milioni in dodici mesi) nella fase pre-covid, grazie ad oltre 30 collegamenti giornalieri.